mercoledì 26 gennaio 2011

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie dell'opportunità, vorrei proporre un tema che mi sta a cuore in questo momento della mia vita...in ambito psicoterapeutico voi per caso sapete in cosa consiste l'elaborazione di un trasfert verso il medico da parte del paziente? quali sono i passaggi obbligati e come un paziente può collaborare meglio per renderlo davvero utile al buon esito della cura? Grazie dell'attenzione.

Comitato redazionale C.V. ha detto...
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Comitato redazionale C.V. ha detto...



Il tema del transfert è fondamentale in ambito psicoterapeutico e merita una trattazione accurata. Il transfert, concetto introdotto da Sigmund Freud, si riferisce al fenomeno per cui il paziente proietta sul terapeuta emozioni, desideri e aspettative originariamente rivolti a figure significative della sua infanzia (come i genitori).
In cosa consiste l'elaborazione del transfert?
Riconoscimento del transfert: Il primo passo è che il terapeuta identifichi quando il paziente sta proiettando sentimenti ed esperienze passate su di lui. Questo può manifestarsi in modi diversi, come affetto, rabbia, dipendenza o idealizzazione del terapeuta.
Esplorazione dei sentimenti trasferiti: Una volta riconosciuto, il terapeuta aiuta il paziente a esplorare questi sentimenti. Questo spesso implica discutere delle emozioni e delle esperienze legate alle figure significative dell'infanzia del paziente.
Interpretazione: Il terapeuta interpreta il transfert, aiutando il paziente a comprendere come i sentimenti attuali verso il terapeuta siano collegati a relazioni passate. Questo passaggio è cruciale per la presa di coscienza e per capire i pattern relazionali ripetitivi.
Integrazione: Infine, il paziente integra queste nuove consapevolezze nella sua comprensione di sé e delle sue relazioni, il che può portare a cambiamenti positivi nel modo in cui interagisce con gli altri e affronta le proprie emozioni.
Come un paziente può collaborare?
Essere aperti e onesti: È fondamentale che il paziente condivida sinceramente i suoi pensieri e sentimenti, anche se possono sembrare irrazionali o scomodi.
Accettare il processo: Riconoscere che il transfert è una parte normale e utile della terapia. Non resistere al processo, ma cercare di comprendere come può essere utile.
Riflettere sulle proprie reazioni: Fare attenzione a come ci si sente verso il terapeuta e cercare di capire da dove provengano questi sentimenti.
Comunicare con il terapeuta: Parlare apertamente con il terapeuta riguardo a ciò che si sta vivendo può aiutare a chiarire e approfondire la comprensione del transfert.
Impegnarsi nel lavoro di terapia: Partecipare attivamente alle sedute, fare domande e mostrare interesse per il proprio processo di crescita.
Conclusione
L'elaborazione del transfert è un aspetto cruciale del lavoro psicoterapeutico, che può portare a una maggiore autoconsapevolezza e a miglioramenti significativi nel benessere emotivo e nelle relazioni interpersonali. Collaborare con il terapeuta in questo processo richiede apertura, riflessione e impegno, ma i benefici possono essere profondi e duraturi.