venerdì 20 settembre 2024

Il ciclo di Krebs psicologico, l'energia Positiva e il Senso di Delusione nelle Relazioni Affettive


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Il ciclo di Krebs non è solo un concetto biochimico: può rappresentare anche il nostro percorso emotivo nelle relazioni affettive. Quando l’amato si allontana per seguire nuovi interessi egoistici, si innesca un ciclo di delusione e sofferenza che segue fasi ben precise. Scopri come riconoscere queste dinamiche e spezzare il ciclo tossico attraverso il perdono autentico e la riscoperta dell'autonomia emotiva. Un viaggio attraverso filosofia, psicologia e amore.
Introduzione

""L’amore e la delusione sono spesso intrecciati in un ciclo complesso di emozioni e dinamiche relazionali che possono logorare l’individuo. Questo scritto intende esplorare, attraverso un'originale metafora psicologica, come l’energia emotiva subisca fasi cicliche simili al famoso ciclo di Krebs, ma applicato al contesto delle relazioni affettive. L'analisi teoretica ci porterà a comprendere le sfide dell’abbandono emotivo e i processi interiori che si innescano quando l’amato si allontana per puro egoismo, per poi riflettere su come spezzare questa catena di sofferenza.""



2 Premessa dell'Editore "Redazione Scientifica"

Il presente articolo è stato sviluppato da esperti in filosofia e psicologia relazionale, che hanno voluto creare un ponte tra il mondo della scienza biologica e quello delle dinamiche affettive. Attraverso l'uso di metafore, abbiamo analizzato il ciclo emotivo della delusione e del perdono, proponendo una lettura innovativa del comportamento umano. La nostra speranza è che i lettori possano trarre ispirazione da questo approccio per migliorare la qualità delle loro relazioni e riconoscere i meccanismi tossici in cui possono trovarsi intrappolati.



3 Abstract

Questo lavoro propone un'analisi filosofica e psicologica delle dinamiche affettive di fronte alla delusione, utilizzando la metafora del ciclo di Krebs come modello per descrivere il flusso dell’energia emotiva. Quando l’amato si allontana verso nuovi interessi per motivi egoistici, il partner abbandonato attraversa diverse fasi: dall’affrontare la crisi con determinazione, alla rottura emotiva, fino alla riconciliazione spirituale. Attraverso tesi, antitesi e giudizio filosofico, si dimostra che l'autosufficienza emotiva e il perdono autentico possono interrompere questo ciclo distruttivo, favorendo una crescita personale e relazionale.



4 Prologo: Una Storia Vera**

Ermanno e Roberta, una coppia consolidata da anni, sembravano inossidabili. Tuttavia, nell’estate del 2024, un cambio improvviso di direzione portò Roberta a immergersi in nuove comunità di giovani catecumenici, dove trovò un terreno fertile per affermarsi, lasciando Ermanno in una spirale di confusione. Un viaggio improvviso in Sardegna, senza avviso, divenne il punto di rottura. Per Ermanno, fu l’inizio di un ciclo di dolore, delusione e riflessione. Prima cercò spiegazioni, poi la rabbia prese il sopravvento, fino a quando dovette confrontarsi con una realtà che sfuggiva al suo controllo. Roberta, d'altra parte, sembrava rincorrere il suo desiderio di affermazione, trascinata da dinamiche personali più forti della relazione. Un percorso che, come tanti, riflette il ciclo psicologico che tutti attraversiamo quando siamo abbandonati da chi amiamo.


5 Tema dello studio 

Creiamo qui una disquisizione teorica circa un ipotetico ciclo di Krebs psicologico dell'energia positiva in correlazione al senso di delusione che si prova quando l'amato o l'amata si distraggono versi nuove comunità , amici o centri di interesse per un puro egoismo personale e orientamento alla persecuzione del proprio volere , che sfocia dapprima in determinazione a discutere con il partner, poi alla fase out out, poi alla fase messa in mora in via scritta, poi alla fase eliminazione psicologica del rapporto tossico, poi alla fase dell'esperienza depressiva interiore , poi alla fase "ancora tu, ma non dovevamo vederci più?", poi alla fase cattiva ironica, sarcastica, dialettica , oppositiva, contestatrice, rinfacciatrice, recriminatorie, poi alla fase di realizzazione che non ci si può liberare di quella persona perché è ormai dentro di noi, per poi tornare alla fase cristiana del perdono, della fede, e dell'attesa, applicando la parabola fella pecorella smarrita, ed.ingine tornando alla fase schiavo - padrona, ovvero nell'ammissione del benessere nella dipendenza subordinata alla persona, oppure a quella dominante in cui, la persona viene da sé controllata e comandata . Creiamo qui una tesi, antitesi, giudizio filosofico, dimostrazione , e conclusione comportamentale virtuosa consigliata per tutti i personaggi -tipo esplicati in una tabella.


6 Premessa Teorica

Il ciclo di Krebs, noto nella biochimica come il ciclo dell'acido citrico, rappresenta una serie di reazioni chimiche complesse che permettono la produzione di energia nelle cellule viventi. Applicato metaforicamente alla psicologia delle relazioni affettive, possiamo immaginare un ipotetico "Ciclo di Krebs Psicologico dell’Energia Positiva" che riflette il processo emotivo e cognitivo dell'individuo di fronte a una crisi relazionale. Questa crisi viene spesso generata quando il partner si allontana per motivi egoistici o per soddisfare i propri desideri personali, suscitando un senso di delusione profonda.

7 Tesi

La dinamica affettiva subisce un deterioramento quando uno dei partner si distacca verso nuove comunità o interessi personali. Questo distacco provoca una catena di reazioni psicologiche simili a quelle metaboliche: il partner abbandonato sperimenta un progressivo svuotamento energetico, iniziando una spirale di delusione che lo porta a confrontarsi con una serie di stati emotivi e comportamentali. Come nel ciclo di Krebs, c'è una produzione e un consumo continuo di energia, ma la relazione tossica sembra generare un loop perpetuo di tensioni emotive.


8 Fasi del Ciclo Psicologico

FaseDescrizioneCaratteristiche Psicologiche
1. Determinazione a discutereIl partner abbandonato cerca di affrontare il problema in modo diretto.Tentativo di risoluzione logica, ma con un sottofondo di crescente frustrazione.
2. Fase dell’aut-autUltimatum: si impone una scelta tra il rapporto o l'abbandono definitivo.Esplosione di rabbia e bisogno di controllo della situazione.
3. Messa in mora (via scritta)Formalizzazione del dissenso: comunicazioni scritte di distacco o minacce.Razionalizzazione della separazione, desiderio di rendere "ufficiale" la crisi.
4. Eliminazione psicologica del rapportoIl partner decide di tagliare i legami emotivi per proteggersi.Separazione emotiva, distacco apparente.
5. Esperienza depressiva interioreIl partner sperimenta un vuoto profondo e una sensazione di perdita.Fase di lutto e crisi esistenziale.
6. “Ancora tu?”Re-incontro: il partner abbandonato incontra di nuovo l’altro, riaccendendo il conflitto interiore.Nostalgia, confusione, tentazione di ricadere nella relazione.
7. Fase ironica e sarcasticaUtilizzo di ironia e sarcasmo per difendersi e allontanare il dolore.Meccanismo difensivo, ma con un fondo di amarezza e recriminazione.
8. Realizzazione dell’indipendenza emotivaComprensione che l’altro fa parte ormai della propria vita interiore, indipendentemente dal rapporto.Accettazione parziale, ma con una mancanza di vero distacco emotivo.
9. Fase cristiana del perdonoSi arriva a perdonare l’altro, con un ritorno alla fede e all'attesa del possibile ritorno.Riconciliazione con l’idea di perdono, apertura spirituale.
10. Schiavitù emotiva o dominioRitorno alla relazione, in una forma di dipendenza subordinata o di controllo dominante.Rinnovata dipendenza o tentativo di controllo emotivo sull’altro.


9 Antitesi

A questo ciclo si contrappone un processo di trasformazione individuale e liberazione dall’attaccamento tossico. Invece di restare intrappolati nella dinamica energetica negativa, esiste la possibilità di interrompere il ciclo attraverso una riflessione profonda e un cambiamento di prospettiva. Il partner deluso deve riconoscere l'autosufficienza e la propria capacità di crescere emotivamente al di fuori della relazione.


10 Giudizio Filosofico

Il ciclo delusione-sottomissione-perdono, se non spezzato, diventa una forma di prigionia emotiva. Come sosteneva Jean-Paul Sartre, “L'inferno sono gli altri,” se il rapporto si fonda su un legame di dipendenza o dominio reciproco, l'altro diventa fonte di sofferenza e alienazione. In contrasto, la prospettiva esistenzialista suggerisce la necessità di assumersi la responsabilità delle proprie emozioni e del proprio benessere, liberandosi dalla schiavitù affettiva e rinunciando all’illusione di poter controllare l'altro.


11 Dimostrazione

  1. Rottura dell’illusione del controllo: Non possiamo cambiare o controllare l’altro; il tentativo di farlo alimenta un ciclo di sofferenza.
  2. Autonomia emotiva: Ogni individuo ha il dovere verso se stesso di preservare la propria energia e non farsi prosciugare da relazioni tossiche.
  3. Perdono autentico: Il perdono, per essere virtuoso, deve essere completo e libero da condizioni di schiavitù emotiva. Non deve significare il ritorno alla relazione, ma una reale liberazione emotiva.

11.1 Sintesi Comportamentale Virtuosa

Personaggio TipoComportamento Virtuoso Consigliato
Partner abbandonatoColtivare l’autosufficienza emotiva, riconoscere il ciclo tossico e interromperlo attraverso la riflessione.
Partner egoista (che si allontana)Riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, cercando un equilibrio tra individualità e rispetto per l’altro.
Persona in fase di “perdono”Praticare un perdono autentico che porti a una liberazione emotiva e non a un ritorno alla dipendenza.

12 Conclusione Filosofica

L'interruzione del "Ciclo di Krebs Psicologico" si realizza attraverso l'accettazione dell’autonomia emotiva e la rinuncia all’illusione del controllo sul partner. La virtù si trova nel perdono autentico, che libera entrambe le parti dalla prigionia emotiva, permettendo loro di continuare il loro percorso di crescita interiore. La dipendenza affettiva deve essere trasformata in una relazione basata sulla libertà e sul rispetto reciproco.


13 Epilogo: La Congiuntura Epica**

La vera vittoria, come ci insegna la storia di Ermanno e Roberta, non risiede nel dominio sull’altro, né nella schiavitù emotiva. La congiuntura epica si realizza nel momento in cui l'individuo riesce a trascendere la sua sofferenza, trasformando la delusione in una lezione di crescita. Come Ulisse di ritorno dalla guerra di Troia, l’eroe delle relazioni moderne deve compiere il suo viaggio interiore, superare le tentazioni del rancore e dell’attaccamento, e infine trovare il vero perdono, sia per se stesso che per l’altro.

Nel ciclo eterno dell'energia emotiva, ogni esperienza di abbandono e delusione ci offre un'opportunità per diventare più forti. Ermanno ha compreso che, sebbene Roberta fosse una parte integrante della sua vita, la sua felicità e serenità non potevano dipendere solo dalla presenza o dall’assenza dell'altro. Perché la vera congiuntura epica non è il ritorno del partner, ma il ritorno a sé stessi, all'equilibrio e alla pace interiore.


14 Conclusione epica: Un Atto di Virtù**

La virtù non si trova nell'illusione del controllo o nel perdono condizionato, ma nel riconoscere che le relazioni, come ogni ciclo energetico, sono destinate a mutare. L’amore, quando è puro, non chiede sottomissione né dominio. La virtù risiede nell’accettazione e nella capacità di andare avanti, imparando a perdonare senza per forza restare. È qui che risiede la vera forza dell’individuo: nella libertà emotiva, nella pace che nasce dalla comprensione profonda e nel coraggio di guardare oltre, verso un futuro che non dipende più dal controllo degli altri, ma dall'autonomia del proprio spirito.

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