sabato 3 maggio 2025

Agnosi animalista: solo una vita superficiale che respinge le difficoltà della mente spirituale?


Perché farsi domande è umano?

Ecco dieci motivi profondi, validi e difficilmente confutabili anche per una persona legata all’amore per gli animali, per invitarla ad aprirsi al mondo della gnosi (conoscenza spirituale e mentale) e al concetto di tempo eterno, superando una vita limitata vissuta solo d’istinto:


1. Anche gli animali sentono il mistero della morte, ma non lo comprendono

Chi ama gli animali sa quanto siano sensibili alla morte, ma privi di linguaggio e coscienza filosofica. Solo l’essere umano può interrogarsi sul senso dell’esistere. Rifiutare questa facoltà è come negare il dono più alto dell’umanità.


2. Il tuo amore per gli animali dimostra che già percepisci qualcosa di più

L’empatia che provi per il mondo animale è una forma di connessione spirituale. La gnosi ti aiuta a capire perché ami, cosa significa amare, e da dove nasce questo sentimento, che non è solo istintivo.


3. La coscienza non è un prodotto del cervello: è il ponte con l’eterno

Molti studi e esperienze di pre-morte suggeriscono che la coscienza può esistere oltre la materia. La gnosi ti prepara a questa consapevolezza, mentre la vita animale si ferma al biologico.


4. Vivere solo secondo istinto riduce l’essere umano a uno strumento

Se vivi come un animale, lavori per mangiare e riposarti per lavorare. La gnosi spezza il ciclo e ti apre all’autonomia mentale, alla conoscenza interiore, alla libertà dal bisogno.


5. Senza conoscenza del fine, ogni mezzo è schiavitù

Perché vivi? Se non sai rispondere, sei in balia del caso, dei padroni, delle emozioni. La gnosi ti dà un telos, una direzione eterna che orienta la tua esistenza.


6. Solo chi conosce il tempo eterno può agire veramente nel presente

Chi vive nel tempo animale è schiavo dell’immediato: fame, desiderio, paura. Ma chi vive nel tempo eterno può scegliere consapevolmente, creare, lasciare eredità di spirito.


7. La spiritualità non nega la materia: la illumina

Amare gli animali, la natura, il corpo, è meraviglioso. Ma fermarsi lì è come guardare solo la cornice. La gnosi non nega il mondo naturale: lo interpreta in una chiave cosmica.


8. La verità è un diritto dell’anima

Chi si accontenta dell’istinto rinuncia al diritto più alto: sapere chi sei. La gnosi non è religione cieca, è scienza dell’interiorità, è sapere diretto oltre le credenze.


9. La tua mente è uno strumento cosmico, non un sottoprodotto della carne

La gnosi ti mostra che il pensiero umano è partecipazione all’intelligenza universale, non un’illusione neuronale. Negarlo è come usare un telescopio per guardarci dentro.


10. Solo chi ha coscienza eterna può amare davvero

Gli animali provano affetto, ma non amore consapevole. Solo chi ha coscienza della morte e dell’eternità può scegliere di amare per sempre, con responsabilità, sacrificio, memoria.



Dialogo tra uno gnostico e un animalista 


Ecco un dialogo immaginario tra una animalista  (amante assoluta degli animali e della vita istintiva) e uno gnostico (cercatore della verità spirituale), ambientato in un giardino al tramonto:


Animalista  (B):
Guarda com’è felice il mio cane… corre, respira, si stende al sole. Perché dovrei complicarmi la vita con domande su anima, eternità, Dio? Lui vive e basta.

Gnostico (G):
Sì, è felice. Ma sai che lui non sa perché vive, né che morirà. Tu invece lo sai. E questo cambia tutto, no?


B:
Forse. Ma tanto morirò anch’io. Perché perdere tempo a pensare all’eterno? Non è meglio godersi ogni giorno come fanno gli animali?

G:
Godere è bello… ma se non sai a cosa serve quel piacere, sei solo un passante. L’animale vive, ma non si chiede nulla. Tu puoi farlo. È un privilegio, non un peso.


B:
Ma la mente ci inganna! Guarda quante guerre, religioni, ideologie… tutto colpa della mente. Gli animali almeno sono sinceri.

G:
La mente senza coscienza, sì, inganna. Ma la mente unita allo spirito… illumina. La gnosi non è ideologia: è conoscenza diretta del vero, attraverso te stessa.


B:
E cos’è questo “vero”? Chi lo decide? Il mio gatto sente il sole sulla pelle e quello è il suo vero.

G:
Eppure, quando muore… tu piangi. Perché? Se fosse tutto lì, non soffriresti. Dentro di te sai che c’è qualcosa di più. E il dolore lo dimostra.


B:
Forse… ma non voglio finire come quei fanatici che rinunciano alla vita terrena.

G:
La gnosi non ti toglie la terra: te la restituisce piena. Ti fa amare ogni fiore, ogni animale, ogni essere… ma con consapevolezza, non per bisogno.


B:
Allora secondo te chi vive solo di istinto è… incompleto?

G:
È innocente, ma non libero. La libertà vera nasce solo se conosci chi sei e perché sei qui. Tu ami gli animali: sei già vicina al mistero. Ora devi solo chiederlo.


B (dopo un silenzio):
E se chiedessi… e non arrivasse risposta?

G:
Allora ascolta meglio. L’universo non grida: sussurra.


Ti piacerebbe che questo dialogo diventasse una breve pièce teatrale, un monologo doppio o una scenetta da rappresentare?

Scrivimi per idee e spunti 

DonErman

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