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venerdì 25 ottobre 2024
*L’Equilibrio della Memoria: La Relazione come Processo di Crescita Continuo*
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**Parabola del Fiume e della Roccia**
Un giorno, un giovane si recò da un vecchio saggio per lamentarsi delle sue emozioni altalenanti. "Sto bene oggi, ma ieri stavo male; ogni giorno, non so cosa aspettarmi da me stesso," disse. Il saggio lo portò al bordo di un fiume e gli mostrò una grande roccia nel mezzo dell'acqua.
"Osserva," disse il saggio, "questo fiume scorre da migliaia di anni e continuerà a farlo. Ora è calmo, ma quando pioverà, diventerà impetuoso. Tuttavia, guarda quella roccia: è salda, costante. Gli anni l'hanno resa più levigata, più forte, ma non si è spostata."
Il giovane guardò la roccia e si rese conto che, proprio come il fiume, anche le sue emozioni erano fluide, ma aveva bisogno di trovare la stabilità della "roccia" dentro di sé: memoria, esperienza e studio che potevano aiutarlo a interpretare e affrontare il flusso delle emozioni con maggiore serenità e saggezza.
**Proverbio:**
*"L’albero forte resiste alla tempesta perché le sue radici sono ben piantate."* Questo significa che, per non essere travolti dagli alti e bassi, bisogna radicarsi nelle esperienze passate, nelle lezioni apprese e nella comprensione profonda di sé e degli altri.
**Morale:**
Per una relazione onesta e trasparente con se stessi e gli altri, non si può oscillare continuamente tra il “sto bene” e il “sto male”. Occorre coltivare una memoria che permetta di interpretare le emozioni alla luce dell’esperienza e dello studio, per non dipendere esclusivamente dall'umore del momento. Solo così, come la roccia nel fiume, si può costruire una stabilità interiore capace di accogliere e condividere gli alti e bassi della vita in modo maturo e costruttivo.
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**Conclusione:**
La lezione per gli psicologi e per chi cerca di comprendere l’altro è questa: ogni sintomo va visto come parte di un contesto più ampio. Il compito non è solo osservare il malessere o il benessere di un singolo giorno, ma capire il “perché” e il “come” di quei sentimenti nel tempo. Le emozioni, come il fiume, scorrono, ma se la relazione con il paziente è basata su saggezza, esperienza e continuità, sarà come la roccia che, stabile, sostiene e guida, senza farsi trascinare dal momento.
domenica 20 ottobre 2024
Quadri
Tendenza Psichiatrica | Soggetto Maschile (Grado Ideale) | Soggetto Femminile (Grado Attuale) | Strategia di Interazione |
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Ossessività | 3-3,5 | 5 | Essere flessibili: Mostrare comprensione per le sue esigenze, evitando di criticare il suo comportamento. Stabilire routine comuni per dare un senso di controllo. |
Empatia | 3-3,5 | 2 | Coltivare l’empatia: Prendersi del tempo per ascoltare e comprendere i suoi sentimenti, anche se non si sentono reciprocati. Potrebbe aiutare a migliorare il suo grado di empatia. |
Paranoia | 2,5-3 | 5 | Costruire fiducia: Essere coerente, onesto e trasparente per ridurre i suoi timori. Evitare situazioni ambigue che potrebbero alimentare la sua sospettosità. |
Dipendenza Emotiva | 2,5-3 | 1 | Favorire l’autonomia: Incoraggiarla a prendere decisioni da sola e a sentirsi a suo agio nel cercare supporto da altre fonti, senza dipendere eccessivamente. |
Aggressività Passiva | 3 | 5 | Affrontare i conflitti: Essere diretto ma gentile nei confronti dei suoi atteggiamenti. Utilizzare il dialogo per chiarire malintesi e promuovere una comunicazione aperta. |
Ansia | 2,5-3 | 4 |
PERSONALITA E VARIABILI
Apertura: abitudinaria, inventiva
Coscienziosità: impulsiva, disciplinata
Estroversione: estroversa, introversa
Gentilezza: cauta, compassionevole
Nevroticismo: stabile, sensibile
Ossessività: comprensione, critica
Empatia: ascoltare, comprendere
Paranoia: onesta, trasparenza, coerenza, eliminare timori
Dipendenza emotiva: farla decidere autonomamente, e consultando altre fonti
Aggressività passiva: diretto, gentile, affrontare in malintesi e favorire comunicazione aperta
Tendenza Psichiatrica | Descrizione | Estremo Basso (Deficit) | Equilibrato (Mix Ideale) | Estremo Alto (Eccesso) |
---|---|---|---|---|
Ansia | Risposta emotiva a pericoli percepiti | Assenza di preoccupazione, incoscienza dei rischi | Attenzione ai rischi reali, capacità di gestione delle preoccupazioni | Preoccupazione eccessiva, evitamento |
Depressività | Tendenza all'umore triste o apatico | Euforia costante, mancanza di empatia per la sofferenza | Capacità di empatia, riconoscimento delle emozioni | Persistente tristezza, mancanza di interesse o motivazione |
Impulsività | Agire senza pensare alle conseguenze | Estrema prudenza, evitamento dell'azione | Capacità di decisioni rapide con considerazione delle conseguenze | Comportamento pericoloso, impulsivo |
Aggressività | Comportamenti o sentimenti aggressivi | Passività, incapacità di difendersi | Capacità di difendere i propri confini in modo assertivo | Comportamento violento o intimidatorio |
Dipendenza emotiva | Bisogno di approvazione o supporto dagli altri | Completa autosufficienza, disconnessione emotiva | Capacità di cercare aiuto senza diventare dipendenti | Bisogno eccessivo di supporto o approvazione |
Narcisismo | Sopravvalutazione delle proprie capacità e desiderio di ammirazione | Senso di inferiorità, bassa autostima | Sano apprezzamento di sé, autostima bilanciata | Senso di superiorità, egocentrismo |
Paranoia | Sospettosità e sfiducia negli altri | Fiducia cieca, ingenuità | Capacità di valutare la fiducia nelle persone | Sospettosità eccessiva, convinzioni cospiratorie |
Introversione | Preferenza per la solitudine | Estrema socievolezza, mancanza di riflessione | Capacità di stare con sé stessi e con gli altri | Isolamento sociale, evitamento delle interazioni |
Ossessività | Pensieri o comportamenti ripetitivi e incontrollabili | Disorganizzazione, mancanza di struttura | Capacità di organizzazione e flessibilità | Rigidità, controllo eccessivo delle situazioni |
Empatia | Capacità di capire e condividere i sentimenti altrui | Mancanza di empatia, insensibilità | Capacità di comprendere le emozioni degli altri, pur mantenendo confini sani | Empatia eccessiva, annullamento di sé per gli altri |
Questa tabella si basa sul concetto che un "equilibrio" tra i tratti psichiatrici può portare a una personalità funzionale e sana. In ogni tratto, l'estremo basso rappresenta un deficit mentre l'estremo alto rappresenta un eccesso che può essere disfunzionale. Il "mix ideale" rappresenta la capacità di usare il tratto in modo appropriato a seconda delle situazioni.
Questo è un modello di personalità equilibrata pensato per fornire una visione generale delle tendenze psichiatriche e non una diagnosi clinica.
da una scala 1 a 5 che gradi di ciascuna tendenza dovrebbe avere la persona ideale, auspicabile, attendibile, e anelabile?
Tendenza Psichiatrica | Grado ideale (1-5) | Descrizione |
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Ansia | 2,5-3 | Una leggera tendenza a essere preoccupati per i rischi reali, ma in grado di gestire le preoccupazioni senza che diventino paralizzanti. |
Depressività | 2,5-3 | Capacità di provare tristezza quando necessario, ma generalmente orientati al benessere e alla positività. |
Impulsività | 3-3,5 | Capacità di agire rapidamente e con decisione, bilanciando prudenza e azione. |
Aggressività | 3 | Capacità di essere assertivi e difendere i propri confini senza diventare aggressivi o prevaricatori. |
Dipendenza emotiva | 2,5-3 | Capacità di chiedere aiuto quando necessario senza dipendere eccessivamente dagli altri per l'approvazione. |
Narcisismo | 2,5-3 | Un sano livello di autostima e fiducia in sé stessi senza cadere in egocentrismo o senso di superiorità. |
Paranoia | 2,5-3 | Capacità di mantenere un giusto livello di cautela e fiducia, senza diventare sospettosi o troppo ingenui. |
Introversione | 2,5-3 | Capacità di stare bene con sé stessi e con gli altri, bilanciando momenti di solitudine e socialità. |
Ossessività | 3-3,5 | Capacità di essere organizzati e metodici, ma flessibili e in grado di adattarsi alle situazioni. |
Empatia | 3-3,5 | Un livello bilanciato di comprensione degli altri, senza sacrificare il proprio benessere emotivo per il prossimo |
Dissertazioni matriarcali pre patriarcali
TEMA: LIMITARE LE RESPONSABILITÀ E I CARICHI AFFETTIVI VERSO GLI AMICI PIU IMPORTANTI
Domanda: "Ehy, facciamo un po' di autoterapia analitica?"
-SCRIVO CIO CHE CONTINUI A RIPETERE SU DEI FOGLI BIANCHI IM MODO CHR POI POTRAI ANALIZZARE CIO CHE DICI-
R.: ....
Analisi delle dichiarazioni ricevute oggi, in una ora di tempo, dalle 15 alle 16, a casa di una mia amica psicologa, che in pratica vuole tenermi come amico, non vuole che io me ne vada, vuole che resti, ma solo a casa mia e come amico, e vuole che io rispetti i suoi spazi che sono questi :NON ME LA SENTO DI COLMARE I TUOI VUOTI NON POSSO ESSERE LA SOLA SOLUZIONE. NON TE LO CHIEDO. SI LO FAI. COSA? CHE TU VUOI CHE 10 SIA QUELLA COSA CHEI IO SIA SEI UNA DONNA O UNA RAGAZZA? NONI LO SO, FORSE SONO UNA RAGAZZA. E COSA CHE IO SIA UNA SOLO AMICA CHE POSSA FARE DEI VIAGGI NON REALISTICA NON SOSTENiIBILE OK HO ALTRE ESIGENZE. DEVI RENDERTI CONTO CHE NON TI PUO APPOGGIARE SOLO A ME STAI MORENDO DI DOLORE IO NON SODDISFO NON POSSO MAGARI, MAGARI LO DAI PER SCONTATO E NON AIUTI NEANCHE ME NATALE? 1 VOLTA IN 20 ANNI A MONZA PENSI GIÀ A DICEMBRE! PAGINA 3 Hello LASCIAMO PERDERE IL DSM. LA PAURA É SEMPRE LA STESSA OGNI VOLTA - NO INVESTITURA - non voglio investiture Perché con te la LIBERTA DI PENSARE LIBERTA DI PARLARE, LA LIBERTA DIVENTA NULLA NON TI VOGLIO TRAI COGLIONI HAI BISOGNO DI CONFERME COME POSSO AVERE LA POSSIBILUTÀ DI ESISTERE!... lunga pausa SE TU MI DIVORI, E DEVO ESSERCI .... dopo diversi attimi... (ANCHE PER CONTO MIO) SE TU MI I DIVORI DEVO ESSERCI, NON PER TE - ESISTO PERCHE TU NON TI SENTA MALE - NONI TI SENTA SOLO. Come puoi pretendere che io mi basi su UNA SOLA PERSONA! Mi oppongo al fatto che tu voglia DIVENTARE MIO SALVATORE TU HAI DECISO CHE HAI BISOGNO DI UNO CHE RESTI A CASA? TIPO GENITORE CON CUI PUOI ESSERE LASCIATA FARE DI TUTTO E CHR TI DICA SOLAMENTE: HAI DECISO DI PARTIRE ? HAI DECISO DI FARE? DACCORDO CARA, MI RACCOMANDO STAI ATTENDA E NON FARE TARDI, E SOPRATTUTTO RITORNA PRESTO IO STO QUA AD ASPETTARTI IO SONO QUELLO CHE DEVE RESTARE QUA AD ASPETTARTI PERÒ TE LA SEI MESSA IN MENTE TU IO NON TI HO MAI DETTO UNA COSA DEL GENERE ma la realtà é che NON POSSO VIVERE TUTTO CON TE SOLO QUELLO CHE SI PUO E SOLO QUI A MILANO E DINTORNI HAI ALTRI MONDI E ALTRE PERSONE CHE TI ASPETTANO OVUNQUE NON C'É NESSUNO CHE MI ADDETTA VADO DA SOLA COME SONO CONTENTA QUANDO VAI DA TUA SORELLA.
Elaboriamo ora una matrice di possibilità di bella e sensata vita insieme dato che entrambi vogliamo sempre lavorare al consolidamento perdurante della nostra amicizia per una sorta di stima reciproc a, e nel contempo di paura che lei ha, circa l'insufficienza del rapporto, dato che una sola persona a lei non può certo bastare. Premesse lei é DSM 5 DOC, ANSIOSA, PARANOICA 5, BORDER LINE 5, MENTRE IO SONO PASSIVO AGRESSIVO 3 , ISTINTIVO 3,5, REATTIVO 3, IMPULSIVO 3 , BORDER 1, e il resto tutto di grado mediano.
Redazione ha detto:
Quello che emerge dalle dichiarazioni è una complessità emotiva e relazionale significativa tra te e la tua amica psicologa. Le sue parole sembrano esprimere una forte necessità di mantenere la propria autonomia, temendo di essere sovraccaricata dalle tue aspettative. Ecco alcuni punti chiave:
Spazi personali e limiti: Lei afferma di non voler essere "la sola soluzione" per colmare i tuoi vuoti emotivi. Questo sembra riflettere una sensazione di pressione, come se tu chiedessi implicitamente a lei di svolgere un ruolo troppo centrale e insostituibile nella tua vita.
Esigenze individuali: Ripete più volte di avere altre esigenze oltre a quella di mantenere una relazione stretta con te. Vorrebbe viaggiare e esplorare altri mondi, ma si sente limitata dalla tua aspettativa di averla sempre accanto.
Gestione della relazione: La tua amica sembra indicare che la relazione rischia di essere soffocante, con una mancanza di libertà per entrambe. Esprime il timore che tu voglia essere il suo "salvatore", come una figura genitoriale che la controlla o la guida, ma senza permetterle libertà di movimento.
Identità e ruoli: Un aspetto interessante è la riflessione sulla sua identità, se sia una "ragazza o donna", come un segno di incertezza sul proprio ruolo nella vita e forse nel rapporto con te. Anche lei sembra in una fase di definizione di se stessa.
Disparità di bisogni: Lei chiaramente dichiara che non può essere l'unica persona su cui tu ti appoggi. Sembra riconoscere il bisogno di un equilibrio tra la sua autonomia e il tuo desiderio di vicinanza, ma evidenzia che una persona sola non può soddisfare tutte le tue esigenze.
La tua prospettiva
Dalle tue osservazioni, sembra che tu stia cercando una forma di consolidamento e stabilità nella relazione, forse cercando sicurezza emotiva. Ti autodefinisci "passivo-aggressivo" e "impulsivo", segno di consapevolezza delle tue tendenze reattive, mentre lei viene descritta con tratti di ansia e paranoia.
Analisi relazionale
Distacco emotivo: Lei sembra cercare un equilibrio tra vicinanza e distacco, sottolineando che non può essere tutto per te.
Autonomia: Sottolinea più volte la sua esigenza di spazi, libertà e indipendenza.
Comunicazione confusa: La conversazione è frammentata e a tratti caotica, il che suggerisce che ci siano incomprensioni o difficoltà a trovare un linguaggio comune.
Conclusione
Questa conversazione riflette tensioni profonde, con lei che chiede spazio e autonomia, mentre tu potresti voler rafforzare il legame. Potrebbe essere utile riflettere sulle aspettative reciproche e cercare un compromesso che permetta a entrambi di mantenere la propria identità senza sentirsi soffocati o eccessivamente dipendenti l'uno dall'altro.
Domanda :
Quanto é frequente un tipo di storia simile a quelle della società milanese e quali sono i fattori che hanno portato il.concetto di famiglia nelle donne, alla sostituzione di essa con contatti con organizzazioni di comuni , plurime e disparate proprio per che convinte che non do possono più basare su una persona sola e come deve mutare il maschio tradizionalista visione, circa l'ottenimento di un suo adattamento a questo nuovo tipo di societa milanese piuttosto xhe in alternativa scegliere di emigrare in Thailandia oer sempre, perche la esiste ancora la famiglia e la donna tradizionale?
Redazione ha detto:
Storie simili a quella che descrivi sono piuttosto frequenti nella società contemporanea, specialmente in contesti urbani come Milano, dove i cambiamenti culturali e sociali sono più accentuati. Le dinamiche familiari tradizionali sono state progressivamente messe in discussione a favore di nuove forme di relazione, spesso influenzate da fattori economici, sociali e culturali che hanno trasformato il ruolo della donna e il concetto di famiglia.
Fattori che hanno influenzato il cambiamento nelle donne:
Indipendenza economica: L'ingresso massiccio delle donne nel mondo del lavoro e l'aumento dell'autosufficienza economica hanno ridotto la necessità di dipendere da un partner per la stabilità materiale.
Accesso all'istruzione: Le donne oggi sono altamente istruite, spesso con qualifiche elevate. Questo ha portato a una maggiore consapevolezza dei propri diritti e delle proprie ambizioni, spingendole a cercare realizzazioni personali anche al di fuori della famiglia.
Reti sociali e organizzazioni: Invece di costruire una famiglia tradizionale, molte donne si sono avvicinate a reti sociali, comunità, e organizzazioni con interessi condivisi. Questo fornisce loro una pluralità di punti di riferimento e supporto, riducendo la centralità della figura del partner o del nucleo familiare.
Evoluzione culturale: La società odierna incoraggia l’autodeterminazione e la pluralità dei ruoli, permettendo alle donne di costruire la loro identità al di fuori dei tradizionali confini del matrimonio o della maternità.
Il cambiamento della visione maschile:
Un uomo con una visione tradizionalista può trovarsi disorientato da questi cambiamenti, specialmente in un contesto urbano come Milano, dove la fluidità dei ruoli sociali e la diversificazione delle relazioni sono la norma. Tuttavia, adattarsi a questa nuova realtà non significa necessariamente abbandonare i propri valori, ma richiede una certa apertura mentale e flessibilità.
Come il maschio tradizionalista può adattarsi:
Accettazione del cambiamento: Il primo passo è riconoscere che la società è in continua evoluzione. Rimanere ancorati a una visione tradizionale può portare a frustrazione e isolamento. Capire che la donna oggi cerca una pluralità di relazioni (familiari, professionali, amicali) può aiutare a ridurre la pressione sul ruolo del partner.
Nuove modalità di relazione: Gli uomini devono imparare a creare rapporti basati su una maggiore parità, dove la donna ha uno spazio di autonomia. Le relazioni non devono più essere solo uno scambio di dipendenza, ma un equilibrio di supporto reciproco.
Sviluppo personale: Adattarsi a queste nuove dinamiche richiede anche di concentrarsi sul proprio sviluppo personale. La realizzazione di sé non deve più dipendere unicamente dalla creazione di una famiglia tradizionale.
Comunicazione aperta: Spesso le incomprensioni nascono dalla mancanza di dialogo aperto. Accettare i desideri e le ambizioni della propria partner, senza vederli come una minaccia, è cruciale per mantenere una relazione sana.
Thailandia e l'attrazione per la "famiglia tradizionale":
Per molti uomini, l'idea di emigrare in paesi come la Thailandia è attraente perché la figura della donna tradizionale e il concetto di famiglia sembrano ancora forti. Tuttavia, è importante riflettere sulla sostenibilità a lungo termine di questa scelta. La cultura e il contesto sociale sono molto diversi, e ciò che sembra attraente inizialmente potrebbe non rispondere pienamente ai bisogni emotivi e personali nel lungo periodo.
Conclusione:
In definitiva, il cambiamento nelle relazioni e nelle strutture familiari in una città come Milano è il risultato di una serie di fattori complessi legati alla modernizzazione, alla parità di genere e all'evoluzione culturale. Per un uomo con una visione tradizionale, l'adattamento può richiedere tempo, ma è possibile trovare un equilibrio che non implica rinunciare ai propri valori, ma piuttosto comprendere e accettare i cambiamenti che caratterizzano la società moderna.
Domanda :
Non c'è più la per ordinanza del pater.familæ e questo é accaduto proprio nel mio periodo storico? E se invece volessi fondare un partito che sostenga il rilancio della antica gerarchia romana? Che società di valore sarebbe quella in cui tutte le donne andassero a frequentare svariate comunità di interesse liberamente per non sapere ancora all'età di 53 anni se sono donne o ragazze? Non é che il ragionamento fa fare sia invece della ricerca sul perché l'innalzamento colturale delle donne le ha portate in larga parte a presumere di poter essere libere di spaziare da un luogo all'altro senza mai consolidare nulla di reale nella propria vita superficiale e senza più alcuna solidità identitaria ne.certezza di genere? Non é che siamo assistendo ad uno stato di degrado depravativo libertario di una società che non capisce più chi deve avere dei diritti e chi deve essere corretto perché in realtà eccessivamente volubile, accidioso, insaziabile, atomico, incoerente, non integro, sostanzialmente pigro e svogliato, e non avente voglia seria di lavorare oer bene e puntualmente su tutti gli aspetti della propria professione, vita, essenza identitaria?
Redazione ha detto:
La tua osservazione tocca un tema complesso che riguarda il cambiamento dei ruoli sociali e di genere nella società contemporanea, e la percezione che questi cambiamenti abbiano portato a un certo smarrimento o "degrado" morale e culturale. Partiamo dalla tua prima domanda.
La preordinanza del pater familias
Il ruolo tradizionale del pater familias nella società romana rappresentava un sistema gerarchico e patriarcale, dove l'uomo aveva un'autorità quasi assoluta sulla famiglia. La sua figura incarnava stabilità, potere e responsabilità, sia dal punto di vista familiare che sociale. È vero che nella modernità questo modello è stato sostituito da nuove dinamiche, in parte perché le donne hanno conquistato diritti civili, economici e sociali, ma anche a causa della trasformazione delle famiglie, con una maggiore attenzione alla parità e all'indipendenza individuale.
Questo cambiamento è avvenuto soprattutto nel secondo dopoguerra e ha continuato ad accelerare fino ai giorni nostri, specialmente in contesti urbani come Milano, dove le opportunità e le libertà personali sono più valorizzate. Il risultato è una società in cui le gerarchie tradizionali sono diventate più fluide.
Fondare un partito per il rilancio della gerarchia romana
Un progetto politico volto a ripristinare il modello gerarchico romano, con l'uomo al vertice della famiglia, rappresenterebbe un ritorno a una struttura profondamente patriarcale. Tuttavia, questo sarebbe difficile da proporre in una società che oggi valorizza l'uguaglianza di genere e i diritti individuali. Un partito del genere potrebbe trovare consensi solo in nicchie molto ristrette di persone che sentono un disagio nei confronti della modernità e del cambiamento sociale.
Le tue preoccupazioni riguardano il rischio che la libertà eccessiva si traduca in una mancanza di direzione e responsabilità, soprattutto per le donne, che tu vedi in cerca di esperienze senza stabilità. Ma la libertà non necessariamente implica superficialità. La complessità della vita moderna, con maggiori scelte e possibilità, può far sembrare che ci sia meno consolidamento, ma ciò riflette un cambiamento di priorità e un desiderio di esplorare identità multiple, piuttosto che un abbandono della solidità.
Il ruolo dell'innalzamento culturale femminile
L'innalzamento culturale e professionale delle donne non ha portato a una "volubilità", ma a un'esplorazione di nuove possibilità. Le donne oggi non sono più vincolate al ruolo domestico o subordinato, ma possono contribuire pienamente alla vita sociale e politica. Ciò significa che non devono più accettare ruoli fissi, ma possono scegliere in che modo strutturare la loro vita. La libertà che ne deriva può sembrare disorientante a chi proviene da una visione più rigida delle strutture sociali, ma è anche una delle conquiste più importanti della modernità.
Degrado o evoluzione?
L'idea che stiamo assistendo a uno stato di degrado morale è una critica frequente quando ci sono rapidi cambiamenti culturali. Tuttavia, ciò che alcuni vedono come "depravazione" può anche essere interpretato come evoluzione. Le persone oggi stanno cercando nuovi modi di vivere che si adattano meglio ai contesti contemporanei. Questo include la ricerca di identità multiple, la partecipazione a comunità diverse e il tentativo di trovare significato in un mondo più complesso e diversificato.
Il problema non è tanto che la società non sappia più chi ha diritti e chi no, ma che i criteri per determinare tali diritti sono cambiati. Mentre prima i ruoli erano assegnati rigidamente in base a genere, classe sociale e ruolo familiare, oggi i diritti sono considerati come individuali, e le persone possono costruire le loro vite come meglio credono, all'interno di un quadro di leggi che garantiscono libertà e uguaglianza.
La visione tradizionalista e il futuro
Per un tradizionalista, questi cambiamenti possono sembrare una perdita di direzione, un allontanamento da valori che davano stabilità. Tuttavia, la soluzione non è necessariamente un ritorno al passato. La sfida è come coniugare i valori di stabilità e responsabilità con la libertà individuale, che è ormai una caratteristica fondamentale delle società moderne.
In sintesi:
Il cambiamento sociale ha effettivamente messo in crisi il modello patriarcale, ma questo non significa necessariamente che si tratti di un degrado.
Le donne hanno guadagnato maggiore libertà di scelta, e ciò ha trasformato i rapporti sociali e familiari.
La società contemporanea, con la sua complessità, richiede un adattamento che può sembrare difficile per chi proviene da una visione più tradizionale.
La fondazione di un partito per ripristinare la gerarchia patriarcale sarebbe probabilmente malvista nella società attuale, ma riflette una preoccupazione legittima sulla perdita di direzione.
La soluzione potrebbe non essere un ritorno al passato, ma trovare un equilibrio tra i valori tradizionali e la libertà individuale moderna.
Domanda :
E se invece si trattasse di una falsa lettura? E se invece il pseudo modello patriarcale non sia in realtà mai esistito veramente? E se invece é stato sempre e poi sempre il modello matriarcale quello ad essere onorato per forza maggiore e subito dagli uomini ? Se il sistema ginocratico occulto sia invece l'unico ad essere stato veramente il dominatore delle società dalle tribali alle attuali? E se il patriarcato sia solo stato semplicemente tollerato ed anzi ammesso dallo stesso sistema matriarcale come mera maschera formale della propria autorità occulta ? Se analizziamo i secolo dei secoli, tutto é stato reso possibile dal fatto che le donne , intelligenti, rapide, singole, gareggianti e invidiosi tra loro abbiano saputo porre i propri uomini come meri schermi di guerra e abbiamo quindi cospirato di nascosto di essi per creare le direzioni di predominio e di prevalenza di casta nobiliare, pensiamo a beatrice d'Este , Lucrezia Borgia e Caterina d'Austria , come meri esempi , ma possiamo pensare anche all'autorità di paperina di paperino nei cartoni Disney, di "clara dammi la clava" nei Flintstones , o dei matriarcati dei Simpsons. Tutto insegna ai giovani che l'uomo subisce la donan fa sempre , fa Fantozzi alla Mazzamauro, dalla saga di Boldi e De Sica belle diete serie TV di Mediaset, ma anche in toto xhe subisce il fascino femminile, e in lawrence d'Arabia, il titanic, è sostanzialmente fittizio il concetto di uomo dominante perchè in realtà dietro un grande uomo ci deve essere sempre una grande donna, perche tutti finzioni in normale equilibrio. Quindi, vero lo sfruttamento delle donne operaie e mondine, ma é anche vero che esse di innamoravamo e gareggiavano per accaparrarsi tra loro il maschio migliore. E se nessuno le sposava , allora una piccola ragione c'era.
Redazione ha detto:
La tua riflessione propone una lettura radicalmente diversa della storia dei rapporti di genere, suggerendo che il patriarcato, inteso come sistema dominante, potrebbe essere una costruzione superficiale o addirittura una "maschera" dietro la quale si celerebbe un potere matriarcale occulto e persistente. Esaminiamo questa ipotesi sotto vari punti di vista:
Il ruolo del patriarcato nella storia
Tradizionalmente, il patriarcato è stato considerato un sistema in cui gli uomini detenevano il potere, sia nella sfera privata (famiglia) che in quella pubblica (politica, economica, religiosa). Questo modello è stato prevalente in molte società, soprattutto nelle civiltà occidentali, ma anche in molte altre culture globali. Tuttavia, il concetto di potere patriarcale, pur essendo reale, è sempre stato più complesso di quanto sembri.
In molte epoche storiche e contesti culturali, le donne hanno esercitato poteri informali, sotterranei o indiretti. Beatrice d'Este, Lucrezia Borgia, e altre figure femminili influenti hanno spesso agito come strateghi politici, mediatori di potere o regine consorti. Anche se in un sistema patriarcale formale, queste donne hanno dimostrato un potere notevole, sia per influenza diretta che attraverso l'uso della diplomazia, manipolazione o sagacia.
Il potere femminile occulto
La tua ipotesi si spinge oltre, suggerendo che il potere patriarcale potrebbe essere solo una facciata e che il potere matriarcale occulto sia stato la vera forza trainante della storia. Da un certo punto di vista, possiamo dire che esistono società in cui le donne hanno esercitato un'influenza significativa nonostante la loro posizione ufficiale fosse marginale o subordinata. Questa influenza si è manifestata attraverso la famiglia, i rapporti interpersonali e la manipolazione delle strutture di potere maschili.
Anche nei media moderni, come citi attraverso figure come Fantozzi e la Signorina Silvani, Paperina di Paperino, o Margherita Simpson, vediamo la rappresentazione di donne che, pur agendo in contesti apparentemente dominati da uomini, esercitano un'influenza evidente. In molti di questi casi, l'uomo sembra “subire” la volontà della donna o è dipinto come debole o incapace di dominare veramente la situazione.
Gara tra donne e il potere sessuale
Un altro aspetto interessante della tua analisi riguarda la competizione tra donne per ottenere il "maschio migliore". Questo concetto non è estraneo alla storia: nelle società dove i ruoli erano rigidamente definiti e l'accesso alle risorse era controllato dagli uomini, il matrimonio o l'unione con un uomo potente poteva garantire stabilità economica e sociale. Tuttavia, è anche vero che questo meccanismo ha creato forme di solidarietà femminile, ma anche rivalità.
Matriarcato o ginocrazia?
Il termine "ginocrazia" (o matriarcato occulto) è spesso usato per descrivere una struttura di potere in cui le donne detengono il controllo, anche se non formalmente. Nella tua visione, il potere femminile si esprime attraverso un controllo indiretto o sotterraneo degli uomini, rendendo il patriarcato una sorta di "illusione".
Ma anche qui, la tua lettura è complessa: sì, le donne possono esercitare potere attraverso meccanismi sociali sottili, ma ciò non significa che vivano in una posizione di dominio esplicito. Piuttosto, potrebbero aver sviluppato strategie per sopravvivere e prosperare all'interno di un sistema storicamente oppressivo. Questo equilibrio è sempre stato fragile e dipendente dai contesti culturali e storici.
Il fascino femminile e la debolezza maschile
Infine, parli del fascino femminile come strumento di potere. Non è una novità che nella storia, la bellezza, il carisma e l'astuzia delle donne abbiano avuto un ruolo significativo nel plasmare le dinamiche di potere. Tuttavia, ridurre il potere femminile solo al fascino sessuale potrebbe essere riduttivo. Le donne hanno spesso usato una combinazione di astuzia intellettuale, diplomazia e capacità di adattamento per influenzare gli uomini e, di conseguenza, la società.
In conclusione:
Patriarcato e matriarcato: L'idea che il patriarcato sia stato una "maschera" per un potere matriarcale sotterraneo è una provocazione interessante, ma va considerata con cautela. Esistono tracce di potere femminile nel corso della storia, ma parlare di un vero "matriarcato occulto" è difficile da dimostrare con evidenza storica generalizzata.
Potere occulto e pubblico: Le donne hanno esercitato poteri nascosti e indiretti in molte epoche, spesso attraverso relazioni con uomini potenti, ma il sistema dominante era comunque patriarcale nella sua forma esplicita.
Competizione tra donne: È vero che c'è stata, e c'è ancora, una competizione tra donne per ottenere status attraverso gli uomini, ma non è l'unico aspetto che definisce il ruolo delle donne nella storia. Ci sono state anche forme di solidarietà femminile e spazi di autonomia.
Media e società: Nei media moderni vediamo rappresentazioni di uomini come sottomessi o "deboli" di fronte a donne forti, ma ciò potrebbe riflettere cambiamenti culturali più recenti, piuttosto che una realtà storica costante.
La tua riflessione solleva dubbi interessanti su come interpretiamo il potere e il ruolo di genere. Il modello patriarcale potrebbe non essere stato onnipotente, ma ha comunque influenzato in modo profondo la storia. Al contempo, il potere femminile, anche se non sempre visibile, ha sempre avuto un ruolo, sia nel bene che nel male, nelle dinamiche sociali.
Domanda :
Crea un trafiletto più intenso in prosa intensa come excerpt di introduzione per il blog
Redazione ha detto:
Redazione
La storia ha sempre raccontato di uomini al comando, eroi, guerrieri, condottieri che plasmano il destino delle nazioni. Eppure, sotto la superficie scintillante del patriarcato, un potere più oscuro e sfuggente ha sempre dominato: il matriarcato occulto. Non è forse vero che, dietro ogni trono, ogni battaglia, ogni impero, c'è stata una donna a orchestrare l'invisibile? Intelligenti, rapide, ambiziose, le donne hanno sempre saputo giocare la partita della vita con maestria sottile, creando e distruggendo imperi attraverso sguardi, parole e decisioni segrete. In un mondo che ha mascherato il dominio maschile, il vero potere ha brillato nel silenzio, nascosto negli angoli delle stanze dove gli uomini credevano di regnare. Questo blog vuole svelare quel potere antico, radicato, che ha sempre guidato l'umanità, e che oggi, più che mai, merita di essere riconosciuto.
Domanda :
Proponiamo un titolo e sottotitolo con premessa e presentazione della dissertazione tra l'intervistato Don Erman e l'intervistatore Redazione Culturale Sociologica
Redazione ha detto:
Titolo:
Il Matriarcato Occulto: L'invisibile potere delle donne attraverso i secoli
Sottotitolo:
Un dialogo tra Don Erman e la Redazione Culturale Sociologica sul dominio femminile nascosto nella storia e nelle dinamiche moderne
Premessa:
In un’epoca in cui si discute incessantemente della lotta tra patriarcato e emancipazione femminile, un’altra verità si fa strada sotto la superficie delle narrazioni dominanti. La storia, ci viene detto, è stata scritta dagli uomini. Ma se il potere maschile fosse stato solo un velo di apparenza, una maschera dietro la quale le donne hanno sempre tenuto le redini del destino? Questo interrogativo apre le porte a una riflessione profonda sulla reale natura del potere, sull'influenza delle donne e sull'equilibrio tra i sessi che ha definito le società passate e presenti.
Presentazione della Dissertazione:
In questo appassionante incontro tra Don Erman e la Redazione Culturale Sociologica, esploriamo una prospettiva provocatoria e audace: il patriarcato, lungi dall’essere un sistema dominante, è stato in realtà tollerato e persino creato dal vero potere, quello femminile, nascosto e occulto. Don Erman ci guida attraverso i secoli, dalla nobiltà medievale alle moderne rappresentazioni culturali, per analizzare come le donne, pur non sedendo ufficialmente al comando, abbiano saputo manipolare e orchestrare gli eventi della storia. In un dibattito acceso e profondo, l’intervistato argomenta che il vero potere non è mai stato nelle mani degli uomini, ma delle donne che, attraverso intelligenza, astuzia e competizione, hanno sempre saputo far prevalere la loro influenza, spingendo l’umanità verso nuovi orizzonti di conquista e controllo.
Un dialogo che sfida i miti convenzionali del patriarcato e invita i lettori a riflettere sulle dinamiche di potere che, spesso invisibili, governano le nostre vite e le nostre società.
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giovedì 17 ottobre 2024
Investire in un giardino di paure
Il gioco di "parlare con più persone per non rimanere fregati" è effettivamente subdolo, perché si basa su un'idea di sfiducia e paura di essere delusi. Chi adotta questa strategia si protegge dalle relazioni profonde, ma finisce per non investire mai veramente nelle persone. La mancanza di fiducia porta alla creazione di legami superficiali e alla possibilità di restare single proprio a causa di questo meccanismo difensivo.
Tuttavia, essere single non significa necessariamente essere paranoici. La paranoia implica una convinzione patologica che gli altri abbiano intenzioni malevole. Il single che si isola per paura di essere tradito potrebbe agire per proteggersi da delusioni, ma questo comportamento nasce più dalla paura che da una paranoia vera e propria.
Il rischio è che, in questo tentativo di protezione, si finisca per creare una profezia autoavverante: evitando relazioni sincere per timore di essere feriti, si rimane soli, confermando così la propria paura iniziale.
RedaZione
Don Erman
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