venerdì 16 maggio 2025

Edu Fest


Festival dell’Educazione 2025: riflessioni e proposte per una scuola in trasformazione

Il Festival dell’Educazione 2025 propone un ricco calendario di interventi dedicati alle sfide e alle opportunità della scuola contemporanea. Si apre con Recalcati e si chiude  con Giacomo Poretti, noto attore e comico, che affronta con ironia e profondità il delicato “equilibrio sdrucciolevole” dell’educazione, invitandoci a riflettere sulle complessità del ruolo educativo oggi.

Segue Red Fryk Hey, ballerina, insegnante e divulgatrice autistica, che mette in discussione il concetto di inclusione a scuola, proponendo una riflessione sulla reale convivenza con le persone con disabilità. La sua esperienza personale arricchisce un dibattito cruciale per una scuola veramente accogliente.

Giovanna Giacomini, pedagogista e fondatrice del modello “Scuole Felici”, lancia un invito coraggioso a rallentare, ponendo al centro benessere, gioco e relazione come pilastri per un apprendimento autentico e una salute mentale protetta. Il suo approccio, ispirato al sistema danese, richiama all’importanza di una scuola che sappia essere felice.

Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta, riflette sul passaggio dal “sapere” e “saper fare” al “saper essere”, sottolineando il ruolo cruciale della scuola come presidio educativo di fronte alle nuove sfide sociali e tecnologiche, in un’epoca di rapidi cambiamenti e crisi emotive tra i giovani.

Anna Granata, pedagogista esperta in educazione interculturale, propone la creazione di “spazi terzi” oltre a scuola e famiglia, luoghi dove bambini e adolescenti possano sviluppare autonomia e immaginazione, favorendo la nascita di nuovi equilibri sociali basati su apertura e inclusione.

Il rapporto tra educazione formale e saperi informali è al centro della riflessione di Eugenia Carfora, dirigente scolastica di un istituto simbolo di riscatto sociale. Attraverso la sua esperienza nel Parco Verde di Caivano, dimostra come la scuola possa riconoscere e valorizzare i saperi della “strada”, trasformandoli in risorsa educativa.

L’intervento di Murubutu, rapper e insegnante di storia e filosofia, apre alla potenza espressiva del rap, che fonde narrazione letteraria, storia e filosofia. La sua esperienza dimostra come la musica possa diventare uno strumento didattico efficace e una forma di libertà artistica con responsabilità etica.

Il tema della sicurezza come elemento fondante della coesione sociale è affrontato da Franco Gabrielli, prefetto e dirigente pubblico, che sottolinea come sicurezza e legalità debbano andare di pari passo con il rispetto dei diritti, l’ascolto e la partecipazione attiva per costruire una società giusta e solidale.

Nel panorama culturale, Ruggero Dondi, direttore d’orchestra e divulgatore, ci ricorda il valore imprescindibile dell’arte nella formazione umana. In un’epoca che chiede competenze misurabili, l’arte è chiamata a giustificare la propria esistenza come elemento essenziale per lo sviluppo dell’individuo.

Infine, Vincenzo Schettini, fisico e musicista, rappresenta il connubio tra scienza e creatività. Attraverso i suoi canali digitali e spettacoli teatrali, rende accessibili e affascinanti le leggi della fisica, insegnando come il sapere scientifico possa cambiare il nostro modo di vedere il mondo.

Il Festival dell’Educazione 2025 

Si conferma così come uno spazio vivo di confronto e innovazione, dove si intrecciano riflessioni pedagogiche, artistiche, scientifiche e sociali per immaginare una scuola più umana, inclusiva e attenta al benessere di chi educa e di chi impara.

Di Redazione 

P.s. se vuoi la sintesi completa degli interventi   contattaci qui


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